L‘Italia é razzista (ma non si puó dire) …
…e perché il blitz anti-clandestini é una bufala.
„I cittadini hanno il coraggio di fare quello che i politici non fanno“. Parola di Umberto Bossi. Anche questa è una bufala. I cittadini fanno quello cui per anni li ha istigati il partito razzista di Bossi, Maroni e Borghezio. La politica, il linguaggio e i fini di questo partito sono stati piú volte condannati dall‘Unione Europea (1) e non dovremmo in realtá dilungarci a descrivere questa politica sciagurata se non fosse per il fatto che questi personaggi oggi si ritrovano a dirigere le sorti del nostro paese.
Da registrare anche il diffondersi delle idee generalizzanti di una presunta criminalitá etnica anche nelle file del centrosinistra. „I rom non devono essere ‚ripartiti‘, bisogna farli semplicemente ripartire“. Parola di Filippo Penati, presidente di centrosinistra della Provincia di Milano. Nel 2006 fu Penati, insieme al sindaco Moratti, a chiedere al comune di Opera di ospitare provvisoriamente 73 rom (di cui 35 bambini). Dopo l‘assedio e l‘incendio di quel piccolo campo, adesso è stato eletto sindaco di Opera il leghista rinviato a giudizio per la spedizione punitiva. Mentre si è provveduto al trasferimento del parroco solidale con quegli estranei pericolosi (2). Antonello Patta (PRC) lo smentisce su Affari Italiani: „Il presidente Penati spesso va avanti da solo e non si confronta con la sua maggioranza. E poi anche sul pacchetto sicurezza un po‘ di prudenza da parte del presidente non guasterebbe. L‘appiattimento sul pacchetto del governo non è accettabile … Il pacchetto sicurezza contiene delle misure su cui il governo sta già facendo marcia indietro. Per esempio sul reato di clandestinità cui devono chiedere conto all‘Unione europea. Poi c‘è la questione dei Cpt che verranno trasformati in una sorta di campi di concentramento. Sarebbe invece necessario colmare i buchi lasciati dalla Bossi-Fini che impedisce la regolarizzazione degli immigrati a posteriori. Dire che si è disponibili a collaborare sul pacchetto sicurezza del governo è un modo ben strano di porsi … Vanno aboliti i campi, ma vanno costruiti, nel rispetto della legalità, progetti di inclusione veri. Ma se uno va a prendere le voci di bilancio non esistono progetti veri di inclusione coi quali si propone ai rom che vogliono diventare stanziali e che lavorano già corsi di formazione lavoro, istruzione per i minori e politiche sociali inclusive come il sostegno al reddito per un anno nella fase di inserimento lavorativo. Il concetto è: diritti in cambio di legalità“(3). Purtroppo le cose stanno anche peggio da come le descrive Patta. „Il fondo sociale europeo prevede programmi specifici per l‘integrazione della comunità rom. In totale abbiamo già stanziato 275 milioni di euro e in più dato sessanta milioni a Bulgaria e Romania per questo obiettivo nella strategia di pre-adesione. Per la Spagna sono stati pagati 52 milioni di euro, per la Polonia 8 milioni e mezzo, per la Repubblica Ceca oltre 4 milioni, per l‘Ungheria quasi un milione.
E per l‘Italia?
„Per l‘Italia, zero. L‘Italia non ha mai chiesto di accedere a questi programmi. Certo noi siamo prontissimi a pagare, ma dobbiamo farlo sulla base delle richieste nazionali. Tocca ai governi chiedere i finanziamenti. Noi non possiamo certo imporli“. Cosí Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso su Repubblica dell‘11 novembre 2007 (4).
Ma su tutto ció i predicatori dell‘odio di questo e gli incapaci parolai e azzeccagarbugli dei passati governi tacciono. Anzi, continuano impertinenti nella loro opera di propaganda razzista. I Rom sono così definiti come „nomadi“ anche quando sono nati e cresciuti nel nostro territorio, o sono rifugiati politici come i Rom kosovari, oppure sono scambiati con i cittadini di nazionalità rumena. In ogni caso sono individuati come il prototipo di immigrati di cui avere paura, dai quali difendersi, anche a costo di calpestare i più elementari diritti della persona umana (5). Il vicepremier di Madrid, Maria Teresa Fernandez de la Vega, che in una dichiarazione al quotidiano spagnolo El Mundo dice che „il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia. Pertanto, non può condividere ciò che sta succedendo in Italia. La Spagna lavora a una politica dell‘immigrazione legale e ordinata, che permette il riconoscimento di diritti e doveri“. Le dichiarazioni di de La Vega sono subito ridimensionate dalla Loggia. Frattini, Zapatero e una nota del nostro Ministero degli Esteri minimizzano e parlano di „frainteso“. È la solita storia: l‘ha detto, ma è stata male interpretato, è stata fraintesa, … L‘Italia è razzista ma non si puó dire (6). Cosí il main stream si adegua ai desideri dei nuovi (!) padroni del vapore. In questo senso, i media strombazzano in questi giorni la cronaca di un presunto blitz anti clandestini mai avvenuto. „Centinaia di persone arrestate in nove regioni (tra cui l‘Emilia-Romagna) e 15 province. Un‘operazione avviata circa una settimana fa e diretta contro pregiudicati e persone già colpite da decreti di espulsione“. Al rallentatore: pregiudicati e persone giá colpiti da decreti di espulsione! (7) Quindi? La Polizia e i Carabinieri non hanno fatto altro che notificare e mettere in atto provvedimenti giudiziari giá avviati. Blitz? In tutti i paesi del mondo si chiama ordinaria amministrazione. „Nell‘ultima settimana sono 383 le persone, in gran parte con precedenti penali, arrestate dalla polizia. Gli stranieri sono 268“ (8). Facciamo come alle elementari. Trecentoottantatre arrestati in sette giorni, di cui molti giá colpiti di decreto di espulsione, fanno circa cinquantotto arresti il giorno. Dal sito dei Carabinieri si legge che: Nel 2005, i Carabinieri hanno perseguito complessivamente oltre 1.800.000 reati, pari al 68% di quelli denunciati a tutte le forze di polizia, deferendo 320.595 persone e traendone in arresto 84.576 (9). Vuol dire che solo i Carabinieri hanno arrestato nel 2005 una media di 231 persone il giorno, compreso Natale e ferragosto. Blitz? Maxi retata? Grande operazione? Contro pregiudicati e persone giá colpiti da decreti di espulsione? Viene in mente quello che dice: ti piace vincere facile? Quindi, a fronte di anni di inerzia amministrativa, nei giorni scorsi le autoritá giudiziarie hanno notificato una serie di reati arrestando i destinatari e poi si sono ritirati nelle loro caserme a bere il caffè restando molto al di sotto della media annuale degli arresti e i media codini e conformi strombazzano di un maxi-ultra-mega-blitz che non c‘è mai stato. …Tutti i pesci venivano a galla per vedere la palla di pelle di pollo…
A questo siamo ridotti. Un’emergenza che, di fatto, nasconde l‘inerzia della politica, una parte politica che impianta la propria fortuna sulla discriminazione e l‘odio razzista e una stampa che inventa fatti, circostanze e avvenimenti mai esistiti. Forse è ció che i buddisti chiamano Maya, l‘illusione e i Sufi Dunya, il mondo delle apparenze o che i fratelli Wachowsky, nel loro film, hanno chiamato Matrix. L‘illusione di un mondo inesistente che condiziona la nostra credenza, i nostri sentimenti, le nostre scelte per consegnare nelle mani di una banda criminale il nostro destino per mezzo del consenso politico.
Torna alla mente Bertolt Brecht:
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c‘era rimasto nessuno a protestare.
(1) http://www.coe.int/t/e/human_rights/ecri/1-ECRI/2-Country-by-country_approach/Italy/Italy%20third%20report%20-%20cri06-19%20Italian.pdf
(2) http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/sicurezza-politica-3/lerner-rom/lerner-rom.html
(3) http://canali.libero.it/affaritaliani/milano/penatisolomaggioranzaaa140508.html?pg=1
(5) http://www.meltingpot.org/articolo12683.html
(6) http://www.emilianet.it/Sezione.jsp?idSezione=18424&idSezioneRif=11
(7) http://www.emilianet.it/Sezione.jsp?idSezione=18400&idSezioneRif=11