Vediamo di riassumere. Ci sono delle intercettazioni telefoniche legate ad un caso di fallimento. In seguito a queste intercettazioni si scopre che fra Mediaset e Rai esiste una sorta di telefono rosso attraverso il quale, alti dirigenti delle due aziende si scambiano informazioni su come, quando e quali notizie é opportuno trasmettere e quali no. Le notizie non sono una merce o, perlomeno, non una merce come tutte le altre. Si potrebbe pensare che il fatto non é rilevante, se non fosse che…Se non fosse che le notizie e la loro presentazione non fossero un mezzo (pardon ) il mezzo col quale si crea l`opinione e, l`opinione, il consenso. Il consenso crea i voti che andremo a deporre nelle urne alle prossime elezioni e i nostri voti decideranno quali partiti andranno a formare il prossimo governo …
La cosa comincia a farsi interessante.
Quindi, se siamo bombardati di notizie, per caritá tutte vere, di rapine, omicidi, illegalitá, saremo portati a pensare che questo governo non sa fare il proprio dovere e vorremo sostituirlo con chi invece ci dá l`idea di poter rappresentare meglio la legalitá, specialmente quella sulle strade e nel nostro immediato vicinato. Se le notizie saranno quelle del terrorismo islamico che ci minaccia dentro i confini del nostro paese, mettendo in pericolo i „nostri“ valori storici e culturali, ad esempio vietandoci di mangiare il prosciutto di Parma (!), saremo subito d`accordo, quando ci proporranno il controllo di Internet (1), tanto piú se scopriremo che questo è, non solo il luogo d`incontro di terroristi di tutto il mondo, ma anche di pornografi, pedofili, truffatori, ragazzi che si scambiano file di musica (incredibile, invece di studiare!).
Il Presidente francese Sarkozy propone addirittura il divieto all`accesso a chi ha scaricato musiche dai siti cosiddetti -peer to peer- introducendo in rete „filtri“ in grado di spiare (con il mandato di un giudice?) nella sfera privata di utenti sospetti. (2)
É solo un aspetto del problema. L`altro é che le aziende coinvolte (stiamo ancora parlando dei contatti Mediaset – Rai), sono non solo aziende concorrenti, ma una é azienda pubblica, l`altra privata. Molti anni fa le private si chiamavano „emittenti libere“. A nostre spese abbiamo imparato che di libero avevano solo la disinvoltura con la quale stilavano i propri bilanci aziendali. (3)
L`azienda pubblica (che in realtá é una S.p.A.) (4) si chiama cosí perché almeno in parte pagata dal pubblico per mezzo del canone. La legge 3 maggio 2004, n. 112, „Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI-Radiotelevisione italiana s.p.a., nonché delega al Governo per l`emanazione del testo unico della radiotelevisione“ all`articolo 4a garantisce: „l`accesso dell`utente, secondo criteri di non discriminazione, ad un`ampia varietà di informazioni e di contenuti offerti da una pluralità di operatori nazionali e locali, favorendo a tale fine la fruizione e lo sviluppo, in condizioni di pluralismo e di libertà di concorrenza, delle opportunità offerte dall`evoluzione tecnologica da parte dei soggetti che svolgono o intendono svolgere attività nel sistema delle comunicazioni“.
Molto interessante anche l`articolo 5a: „tutela (il sistema radiotelevisivo, N.d.A.) della concorrenza nel mercato radiotelevisivo e dei mezzi di comunicazione di massa e nel mercato della pubblicità e tutela del pluralismo dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva, vietando a tale fine la costituzione o il mantenimento di posizioni lesive del pluralismo, secondo i criteri fissati nella presente legge, anche attraverso soggetti controllati o collegati, ed assicurando la massima trasparenza degli assetti societari“. (5)
Evidente che se accordi con la concorrenza ci sono stati, oltre alle leggi anti-trust, sono stati violati i principi stessi della funzione pubblica della Rai. Chi crede che ció sia il frutto dell`opera di pochi dirigenti corrotti o deviati, buon pro gli faccia.
Repubblica scrive: „Esplode la rabbia fra i giornalisti della Rai, oltre duecento, riuniti nell‘assemblea urgente dell‘Usigrai dopo lo scandalo delle intercettazioni …(6)
Rileggiamo al rallentatore: „Esplode la rabbia fra i giornalisti della Rai, …“
Prima domanda: quando dall`alto ricevevano gli ordini per ammorbidire o accomodare le notizie, erano in pieno possesso delle loro facoltá mentali o non si accorgevano di cosa veniva loro richiesto?
Seconda domanda: ogni sera, ad ogni telegiornale, nei primi quindici minuti è una vera e proprio parata di parlamentari di ogni partito. Li conto ogni sera e siamo alla media del dodici! Credo non ci riesca nemmeno la televisione popolare cinese o cubana. Non sará venuto loro (ai giornalisti del TG) il sospetto che qualcosa non torna?
Facciamo un passo indietro.
„Esplode la rabbia fra i giornalisti della Rai, …“
Non manca qualcosa?
Proviamo a riscriverla cosí: „Esplode la rabbia fra i giornalisti della Rai, oltre duecento, fra quelli assunti grazie alla raccomandazione del partito, del sindacato, della Curia, della Loggia, …
A quale delle due possiamo dare maggior credito?
Se fosse vera la seconda, non sentite odore di bruciato? Ad esempio l`odore di chi adesso cerca di prendere le distanze dal sistema che lo ha nutrito fino ad oggi? O è questo il prologo di una notte dei lunghi coltelli fra le fazioni che fino ad oggi si sono fraternamente scambiate le figurine da incollare all`album del condizionamento dell`opinione?
Non è ora che anche negli enti pubblici si dia spazio a chi sa fare il proprio mestiere e che si smetta di ragionare in funzione dei voti e delle tessere del partito, del sindacato, della Curia e della Loggia? Non basterá una legge per estromettere i partiti dalla stanza dei bottoni della Rai, è necessaria anche in Italia una GLASNOST che permetta al cittadino di vedere in tutte le stanze del palazzo, di essere informato fuori dalle influenze della politica, di accedere liberamente senza restrizione alcuna ai nuovi media e all`informazione libera. Senza restrizioni, né a destra, né a sinistra.
(1) http://www.beppegrillo.it/2007/10/la_legge_levipr.html
(2) http://www.visionpost.it/index.asp?C=9&I=2668
(3) http://www.radio-utopie.de/international.php?themenID=1268
(4) http://www.rai.it/Contents/portale/10200/StatutoRAI.pdf
(5) http://www.camera.it/parlam/leggi/04112l.htm
(6)http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/media-rai/giornalisti-rai/giornalisti-rai.html