repubblica dominicana, votando sul nulla

Articolo di Roberto Codazzi: www.kuda.tk
Vorrei dire due cose sulle prossime elezioni dominicane, tra poche ore (il 16 maggio) si vota e la gente non avrà nessuna alternativa, l‘isola è rimasta fuori da quel processo di cambiamento che sta facendo sognare l‘america latina. Ma prima devo scrivere due cose rispetto alla storia moderna della RD.
Il novecento dominicano è stato segnato da due invasioni dei marines USA e da due politici, un dittatore e il suo vice.

Per una questione legata al controllo delle coltivazioni di canna da zucchero gli USA invadono la RD nel 1916 occupandola fino al 1924, quando la lasciano vogliono che a controllarla ci sia una persona forte e fedele a Washington, così nel 1930 si insedia prima come presidente, poi come dittatore Rafael Trujillo. Questa dittatura è consderata tra le più violente e repressive dell‘America Latina. Trujillo era anche un uomo istabile, che rinominò la città di Santo Domingo in Ciudad Trujillo, che si costruì un monumento alla Pace di Trujillo e che chiese più volte di essere nominato dal Papa Benefattore della Cristianità. Gli ultimi anni della sua dittatura era talmente preso dalla propria persone che gli affari interni erano nelle mani del suo consigliere e vice: Joaquin Balaguer. Quando il dittatore fu ucciso nel 1961 Balaguer (PRSC) prese il potere, ma alle sucessive elezioni fu sconfitto da Juan Bosch, socialista, che dall‘esilio aveva mantenuta viva la resistenza politica. Il governo di Bosch durò solo 7 mesi perchè fu interrotto da una nuova invasione USA che non aveva voglia di avere una nuova Cuba. Dopo una dura guerra di resistenza tutta la sinistra dominicana fu letteralmente eliminata così alle elezioni del 1966 Balaguer vinse facilmente. Balaguer rimase al potere praticamente initerrottamente fino al 1996 (con un piccola pausa in cui fu Presidente del Senato e Capo delle Forze Armate). Nel 1994 perse le elezioni contro Peña Gomez (PRD), un candidato nero e vagamente di sinistra, ma commise per rimanere al potere brogli tali che fu costretto a indire nuove elezioni nel 1996. In quell‘occasione emerse un giovane personaggio Leonel Fernandez (PLD) che alleandosi con Balaguer battè Peña Gomez (non senza dubbi di brogli).

E ci stiamo avvicinando ai giorni nostri. Leonel amministrò i 4 anni dal 1996 al 2000 in maniera tale da guadagnarsi l‘appellativo di comesolo (mangia da solo). La società dominicana è talmente invischiata con la politica che ad ogni cambio di governo succede un valzer di tutti i posti lavorativi, dai dirigenti ministeriali ai presidi, dai medici alle psicologhe scolastiche. La società dominicana è tale che i professori, prima che tu finisca l‘università, ti danno una lista di nomi di politici a cui è bene essere vicino, da conoscere, se si vuole lavorare, nel pubblico e nel privato.
Leonel favorendo solo i membri del suo partito, che per la prima volta andava al governo, perdette nel 2000 (anche se non poté ricandidarsi) lasciando spazio a Hipolito Mejia (PRD). Nel frattempo morirono Balaguer (2002) che si era ricandidato un‘ultima volta e Peña Gomez (1998) lasciando la politica dominicana priva di personaggi forti.
Il governo di Hipolito si segnò per un‘incapacità di governare l‘economia, lo stesso presindente fu chiamato in causa per il fallimento di tre banche che diedero il colpo di grazia alle finanze locali e provocò un periodo di inflazione incontrollata. Nonostante avesse cambiato la legge sulla ri-elezione Hipolito perse rovinosamente le elezioni del 2004 permettendo il ritorno al potere di Leonel.
Leonel, imparata la lezione, iniziò a ripartire incarichi a esponenti dei tre principali partiti attingendo soprattutto dal PRSC orfano della guida di Balaguer.

Oggi si è conclusa la campagna elettorale durante la quale nessun tema cruciale è stato discusso. In sintesi le linee dei vari candidati:

– Leonel Fernandez, che cerca (e otterrà) il terzo mandato, ha stipulato il Trattato di Libero Commercio con gli USA che ha causato gravissime ripercussioni sull‘agricoltura dominicana. Sta investendo cifre esorbitanti nella costruzione della metropolitana di Santo Domingo, in un paese in cui la maggior parte delle strade sono di terra battuta e quelle che ci sono vengono periodicamente distrutte da uragani e terremoti. Ha spinto per l‘arrivo del turismo di massa svendendo le coste più belle dell‘isola che adesso sono off limits per i dominicani. E‘ stato accusato più volte dall‘ONU per violazione dei diritti umani a causa del trattamento che gli haitiani subiscono, insieme con i rimpatri di massa.

– Miguel Vargas (PRD) ha vinto le elezioni primarie del suo partito senza scrivere un articolo o fare un‘intervista. Nessuno sa cosa propone visto che si è limitato a dire che così non va bene. E‘ un ricco industriale (già ministro di Hipolito Mejia), la televisione spagnola afferma che è coinvolto nel lavaggio di denaro sporco proveniente dal narcotraffico, nel cosiddetto caso Marbella (video).

– Amable Aristy Castro (PRSC) è forse ancora peggio. Vinse le elezioni primarie del proprio partito perdendo in tutte le provincie ma vincendo a Higuey 80.000 a poche decine di voti, peccato che a Higuey vivono si o no 20.000 persone! La sua campagna in cui si è presentato come il presidente dei poveri è stata tutto un lancio di viveri, frutta e altri beni, arrivando anche a lanciare pesos dall‘elicottero (video).

– Eduardo Estrella (Via por el Cambio), uscito sconfitto dalle primarie da Aristy si è unito a partito minori. Si presenta come l‘alternativa a tre principali sfidanti, ma qualche anno fa il suo motto era „il discepolo più amato da Balaguer“ (video). Non andrà oltre il 2% però è forse l‘unico a aver detto qualcosa sulle proprie idee. Fa un tentativo, a parole, per far calare la corruzione.

Gli altri candidati non andranno oltre lo 0 virgola. Tra questi anche il MIUCA forse l‘unico partito di sinistra, che lotta contro il TLC con gli USA.

In questo scenario è chiaro come qualsiasi alternativa sia in realtà uguale alle altre. Non esistono sistemi ideologici di riferimento (basta veder i colori dei partiti: viola, bianco, rosso, ma per il partito conservatore), non esiste un progetto di paese, non esiste un piano economico che sia indipendente dal Fondo Monetario Internazionale. Tutti i governi che si sono succeduti hanno portato avanti le politiche di privatizzazione chieste dalla Banca Mondiale, investito capitali che non hanno in grandi infrastrutture (linee elettriche, metropolitana) che non hanno una ricaduta sulla popolazione ma indebitano il paese.
Si vota per clientelismo, cosa mi prometti? cosa hai mantenuto? darai lavoro a mio figlio?
Si vota per fede calcistica. Il PRD mai. Viola per sempre!
Si vota per pochi euro. Le scorse elezioni, mentro ero in RD, giravano per le case gli scagnozzi dei vari leader politici offrendo 100-200 pesos (2-4 euro) alle persone perchè andassero a votare.

In un paese dove il primo partito è quello dei non votanti, non si riesce a creare un movimento dal basso che possa presentarsi come credibile. Manca la componente indios che ha permesso l‘affermazione di Correa e Morales, manca la leadership di Chavez, Ortega o Lugo, manca una coscienza di classe come quella brasiliana che ha sostenuto Lula, manca una sinistra riformista riconosciuta come quella cilena o argentina.

E allora Leonel vincerà facile al primo turno perchè ha distribuito a tanti amici favori e beni dello stato, perchè i poveri non voteranno per il proprio interesse, ma per pochi privilegi, perchè non esiste un‘alternativa credibile.

In questo paese dove almeno un milione di haitiani vive da clandestino, dove il 40% dei nove milioni di dominicani vive in povertà, dove tutte le risorse economiche sono in mani statunitensi o europee, in questo paese, mi chiedo, quando potrà sorgere un movimento di rinascita come quello presente nel resto dell‘America Latina? In Porto Rico le coscienze si stanno risvegliando, ma qui?
Roberto Codazzi

http://es.wikipedia.org/wiki/Rep%C3%BAblica_Dominicana#La_Primera_Ocupaci.C3.B3n_Militar_Estadounidense

http://es.wikipedia.org/wiki/Rafael_Leonidas_Trujillo

http://es.wikipedia.org/wiki/Joaqu%C3%ADn_Balaguer

http://es.wikipedia.org/wiki/Juan_Bosch

http://www.clavedigital.com/Firmas/Articulo.asp?Id_Articulo=10238

http://es.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Francisco_Pe%C3%B1a_G%C3%B3mez

http://es.wikipedia.org/wiki/Leonel_Fernandez

http://www.clavedigital.com/Firmas/Articulo.asp?Id_Articulo=10477

http://www.clavedigital.com/Firmas/Articulo.asp?Id_Articulo=2584

http://www.clavedigital.com/Firmas/Articulo.asp?Id_Articulo=10451

http://www.clavedigital.com/Firmas/Articulo.asp?Id_Articulo=2890

http://www.clavedigital.com/Firmas/Articulo.asp?Id_Articulo=6987

http://butindaro.wordpress.com/2007/10/31/repubblica-dominicana-relatori-onu-confermano-discriminazione-verso-haitiani-e-neri/

http://it.youtube.com/watch?v=08dE4PRUBiY&feature=user

http://it.youtube.com/watch?v=5WZwYJVSWto

http://it.youtube.com/watch?v=RWqWQFufFsA

http://www.periodicopcion.net/article149991.html

http://www.monografias.com/trabajos15/fmi-dominicana/fmi-dominicana.shtml#OPINION

http://blog.libero.it/KudaBlog/878632.html

http://www.clavedigital.com/Firmas/Articulo.asp?Id_Articulo=10170

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=6&ida=&idt=&idart=7599

http://blog.libero.it/KudaBlog/4430953.html

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