C‘erano una volta le guerre espansioniste …
Da: Il Derviscio
Oggi si comprano e affittano territori ovunque a prezzi stracciati, colpa della crisi. La crisi che i compratori dei terreni e i loro complici hanno indotto a suon di derivati, opzioni, crediti sub prime, vendite a vuoto sulle borse di tutto il mondo. Jim Rogers, guru delle materie prime e fondatore con George Soros del Quantum Fund, raccomanda a tutti i suoi clienti di comprare fattorie e terreni in tutto il mondo.
Lo stesso George Soros, speculante a livello mondiale ora proprietario di interessi nei biocombustibili, ha acquistato terreni in Argentina. L‘Hedge Fund russo Renaissance Capital e il britannico Landkom hanno comprato rispettivamente 300.000 e 100.000 ettari in Ucraina, Morgan Stanley e il gruppo francese Dreyfus decine di migliaia di ettari in Brasile. Milioni di ettari di terreno sono stati comprati in tutto il mondo dalla Corea del Sud ( 2,306 milioni), Cina (2,09 milioni), Arabia Saudita (1,61 milioni), Emirati Arabi Uniti (1,28 milioni) e Giappone (0,324 milioni). La sola Cina possiede terre in Australia, Kazakistan, Laos, Messico, Brasile, Suriname, e soprattutto in Africa. Pechino ha firmato circa trenta accordi di cooperazione con governi che le danno accesso alla terra. A volte le autorità di Pechino inviano dalla Cina la manodopera; pagata meno di quaranta euro al mese, senza contratto di lavoro e senza copertura sociale. Nel novembre 2008 il gruppo Daewoo Logistics ha stipulato un accordo con il Governo di Marc Ravalomanana, presidente del Madagascar, per affittare 1 milione e 300mila ettari, ossia la metà delle terre coltivabili di quella grande isola… Sabato scorso la polizia ha sparato sulla folla di manifestanti nella capitale Antananarivo, causando 28 morti e almeno 200 feriti perché la gente, guidata da Andry Rajoelina, attualmente ex sindaco deposto dal governo malgascio, ha contestato duramente la Daewoo che avrà pieno diritto per 99 anni per coltivarci mais e palme da olio.
Il Governo sudcoreano ha comprato anche 21.000 ettari destinati all‘allevamento in Argentina, Paese nel quale il 10% del territorio (circa 270.000 chilometri quadrati) si trova nelle mani di investitori stranieri, che hanno beneficiato della disponibilità dei differenti governi per acquisire milioni di ettari e risorse non rinnovabili, senza restrizioni e a prezzi modici. Il maggior proprietario terriero è Benetton, industriale italiano della moda, che possiede circa 900.000 ettari ed è diventato il principale produttore di lana. Anche il milionario statunitense Douglas Tompkins ha circa 200.000 ettari situati nelle vicinanze di importanti riserve d‘acqua.
Il Ministro degli interni Maroni ha dichiarato che „per contrastare l‘immigrazione clandestina e tutto il male che porta non bisogna essere buonisti ma cattivi“. Che coincidenza, gli immigrati irregolari arrivano dalle terre nelle quali i nostri speculanti e le nostre banche, che ora reclamano gli aiuti miliardari dei Governi, sono andati a rubare la terra a contadini gettati sul lastrico dal crollo speculativo dei prezzi. Allora, signor Maroni, chi è che „porta tutto il male“?
Al di lá delle considerazioni politiche del caso, è esagerato parlare di „regno di satana“ e di „Stati canaglia“? La speculazione terriera è destinata a diventare la corsa all‘oro del secolo. La produzione di bio-combustibile e l‘impennata dei prezzi orto-frutticoli fará guadagnare somme astronomiche ai soliti pochi che aggiungeranno denaro al denaro, oro all‘oro e ricchezza alla ricchezza che giá possiedono, togliendo l‘indispensabile a milioni di disperati di tutto il globo. La lotta per la sopravvivenza si fará qualitativamente e quantitativamente piú aspra e gli sbarchi degli ultimi anni sulle nostre coste saranno un ricordo che impallidirà di fronte alle masse che si metteranno in movimento nei prossimi anni alla ricerca della possibilitá di vivere. Altro che tassa sull‘immigrazione e delazione degli irregolari che faranno ricorso alle cure mediche. Questi vampiri di risorse e di uomini stanno per scatenare la catastrofe.