Italia come la Grecia? No, é peggio.
Uno spettro si aggira per l’Europa, lo spettro della bancarotta fraudolenta.
Da: Il Derviscio
Gli americani si sono affrettati ad invitare il Premier greco al quale faranno probabilmente allettanti proposte finanziarie. È normale, la prima rivale dell’Unione Europea ha un immediato interesse alla destabilizzazione monetaria della zona dell’Euro e a legare a sé una delle periferie dell’Impero in crisi. Per questo Angela Merkel, dopo molti “niet” si è affrettata a convocare Papandreu a Berlino dove tenterà di anticipare gli americani.
Il paradosso della vicenda è che le banche tedesche sono al terzo posto della lista dei creditori della Grecia con ca. 32 miliardi di Euro e che proprio l’Hypo Real Estate, statalizzata nei mesi scorsi con un colpo di mano per evitarne la bancarotta, ha nei propri forzieri ca. dieci miliardi di Euro (fonte HRE) del debito greco.
Angela Merkel “is not amused”.
Anche perché molti Hedge Fonds americani ( ad es. Soros Fund managment, la Sac capital advisors) approfittando della crisi greca, si sono uniti per speculare al ribasso sull’Euro che a dicembre era a 1,51 $, oggi giá a ca. 1,36 $ con l’obiettivo di arrivare alla parità, un dollaro = un euro peggiorando cosí il clima generale europeo e in particolare la politica di stabilità dei prezzi voluta dalla Banca Centrale Europea.
La domanda che molti si pongono è perché i greci devono pagare per le loro obbligazioni decennali il 7,5% e gli USA solo il 3,5% dal momento che gli Stati Uniti, dal punto di vista del debito, non stanno certo meglio della Grecia, anzi, casomai un tantino peggio. La differenza è che se un’altra nazione si permette di fare gli stessi affari degli americani allora è bancarotta, Washington e la FED possono fare ció che vogliono e quando piú nessuno compra obbligazioni americane, allora le ricompra la FED stessa. Gli USA hanno un bisogno GIORNALIERO di 7 miliardi di nuovo debito per sopravvivere, anche con tutti i trucchi della FED ció non deve essere impresa facile. Per il 2010 è previsto un debito di circa l’11% e probabilmente non si fermerà lí. La speculazione contro la Grecia e l’Euro potrebbe quindi, a lungo termine, avere esattamente l’effetto opposto, cioè quello di portare alla rovina l’economia americana e il dollaro.
E l’Italia?
I piú si ricorderanno che quando si è trattato di entrare nella zona euro i conti dello Stato non tornavano e non avrebbe mai assolto i criteri di Maastricht. Si chiamó allora al Governo Romano Prodi, esperto AD dell’impresa pubblica, uno di quelli, per intenderci, che alla fine dell’anno scrivono il bilancio con un’attiva e passiva di miliardi alla parità perfetta, fino al centesimo. Prodi introdusse la “tassa europea”che, nell’Italia patria dell’evasione, ha avuto lo stesso effetto delle norme anti-doping al giro di Francia. Non importa, questo provvedimento di facciata ha permesso a Prodi di scrivere nel giro di due anni un bilancio finalmente rispondente ai suddetti criteri e a far entrare l’Italia nella zona Euro. Come premio e con riconoscenza, Prodi venne poi eletto presidente della Commissione Europea.
Nonostante questi trucchi e le acrobazie di Tremonti, l’Italia entra di diritto a far parte dei cosiddetti paesi P.I.G.S. (maiali), vale a dire Portogallo, Italia-Irlanda, Grecia-Gran Bretagna, e Spagna, i paesi cioè a rischio dell’Unione Europea con bilanci disastrosi o “ritoccati”. Una delle bravure di Tremonti è, ad esempio, quella di ritardare i pagamenti cosí da mantenere un rapporto attiva – passiva apparentemente favorevole. A questo aggiungiamo la peculiaritá tutta italiana dell’economia sommersa (in nero) che la C.I.A stima attorno al 15% del P.I.L. e che favorisce l’ingresso della criminalitá organizzata nell’economia “pulita” grazie all’acquisto fittizio di merci inesistenti cosí da pareggiare i bilanci altrimenti zoppicanti di quanti comprano e vendono “in nero” e, contemporaneamente, riciclare denaro sporco. I nostri conti pubblici non stanno bene. Anche dopo tutte queste manipolazioni e destrezze, il nostro debito pubblico è al 115,2 % (Grecia 108,1 %), il patto di stabilità per l’Europa prevede un massimo del 103 %! Questa è una delle conseguenze dell’aver introdotto la moneta unica senza aver armonizzato le economie. Abbiamo cioè la stessa moneta, ma ogni membro dell’Unione gestisce la propria economia e le proprie finanze come gli pare, i socialisti greci alla maniera socialista, regalando a piene mani agli amici e agli amici degli amici, i piduisti italiani facendo man bassa di tutto quello che riescono ad arraffare, e se non ci sono abbastanza progetti faraonici da finanziare, ci sono un numero infinito di escort con le quali passare ore in allegria.
Non fa meraviglia che tutti questi pinocchietti, burattini, azzeccagarbugli siano impegnati a farci paura con pandemie inesistenti e con la favola di feroci saladini che ci invadono. Se un numero sufficiente di cittadini si prendesse la briga di fare un po’ i conti in tasca ai gestori dei nostri danari, non ci sarebbero Zapatero Berlusconi o Papandreu che tengono, prima dell’alba avremmo un secondo assalto alla Bastiglia e un grande numero di teste reali dentro ai cesti di vimini.