„Quella dei morti sul lavoro è una vera emergenza nazionale. Troppo spesso la logica del profitto mette in secondo piano il rispetto della persona umana prima ancora che i diritti dei lavoratori. Non si può morire di lavoro in un luogo dove tra l‘altro si combatteva per non perdere il lavoro“.(1) Sono le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Romano Prodi all`indomani della strage di Torino. E non possiamo fare a meno di complimentarci per la perspicacia di queste affermazioni e per la formula usata che sicuramente impegnerá gli esperti dell`analisi logica e grammaticale della lingua italiana.La domanda sulle qualificazioni necessarie per occupare il posto della massima autoritá di governo è legittima.
La tragica sequenza delle morti sul lavoro ha assunto negli ultimi giorni una dimensione davvero drammatica: fino a settembre di quest`anno si sono registrati 774 morti su un totale di 132.972 incidenti. Lo scorso anno gli infortuni sono stati circa 1 milione e 1280 i morti (con un incremento dell`11% sul 2005): un vero e proprio bollettino di guerra, indegno per un paese civile. E intanto arrivano alcuni dati importanti:
Gli ispettori, in Italia, sono 5.518, di cui 2.790 appartenenti al ministero del Lavoro e Previdenza sociale, 443 ai Carabinieri, 1.855 all`Inps e 430 all`Inail.
Il 43% del personale è concentrato al Nord, il 31% al Sud e il restante 26% al Centro. Quanto alla distribuzione territoriale, degli 870 nuovi ispettori, il 66% sarà occupato al Nord, il 19% al Centro e il 15% al Sud. Il numero delle aziende ispezionate, in Italia, tra il primo trimestre del 2005 e lo stesso periodo del 2006, è diminuito del 13,7%. Anche il numero degli ispettori in servizio, nel periodo considerato, è diminuito: quelli dell`Inps del 5,1%, quelli dell`Inail dell`1,5% e quelli del ministero del 4,3%. Le aziende irregolari sono diminuite del 5,4% (42.862 nel 2005 e 40.544 nel 2006), i lavoratori irregolari sono aumentati del 13,7% (24.762 nel 2005 e 28.167 nel 2006), mentre quelli in nero hanno subito una contrazione del 2,8% (da 30.959 a 30.093). Le somme recuperate, invece, sono calate del 10% (324.602.531 nel 2005 e 291.851.351 nel 2006). (Fonte: Labitalia)
La Repubblica parla di „esercito“ degli ispettori. (2) Anche se i dati sono corretti, la definizione „esercito degli ispettori“ è fuorviante. La gran parte di questi sono degli ispettori amministrativi che si occupano di controllare la regolaritá contributiva, cosa nobile ma che nulla ha a che fare con la sicurezza. Altri si occupano della regolaritá dei contratti o di scovare lavoratori in nero. Gli ispettori tecnici del lavoro selezionati appositamente per la tutela della sicurezza, sono qualificati per laurea (sono ingegneri e architetti) e per selezione. E questi sono, ahimé, una sparuta minoranza.
Il Ministero del Lavoro nel 2004 ha bandito un concorso per esami per complessivi 795 posti di ispettori del lavoro, area funzionale C, posizione economica C2, per i suoi uffici periferici ubicati in sedici regioni; la procedura concorsuale ha determinato 795 vincitori e 902 idonei non dichiarati vincitori, collocati nelle rispettive graduatorie regionali di partecipazione. Nonostante l`incremento dell`organico con i 795 nuovi ispettori, la situazione relativamente alla dimensione del fenomeno del lavoro nero e dell`incidenza degli infortuni spesso mortali, rimane intollerabile.
Tant`è che con la legge finanziaria 2007 il Governo ha disposto un ulteriore ampliamento di organico, attingendo dalla graduatoria degli idonei, limitando però l`assunzione a 242 unità di personale a causa della mancanza di fondi. Ebbene, a fronte di 795 posti di ispettore amministrativo, cioè addetti ai controlli della regolaritá contributiva, nello stesso concorso sono stati previsti 75 posti di ispettore tecnico, cioè competenti per la sicurezza! (3)
Proviamo a rileggere ora le dichiarazioni sibilline di Prodi? „Troppo spesso la logica del profitto mette in secondo piano il rispetto della persona umana…“. Settantacinque ispettori tecnici di fronte a 795 ispettori amministrativi sono meno del 10%.
Ecco qual`è la graduatoria fra profitto e dignitá umana!
Una riprova?
„Dodici miliardi di euro per la sicurezza sul lavoro. Il ‚tesoro‘ dell‘Inail depositato in un fondo della Tesoreria dello Stato, potrebbe essere presto sbloccato e impiegato, tutto o in parte, per contrastare il fenomeno delle „morti bianche“. Una decisione in questo senso potrebbe arrivare già domani dal Consiglio dei ministri. „Sarebbe una rivoluzione se tornasse ai lavoratori sottoforma di miglioramento delle tabelle di indennizzo e alle imprese come riduzione del costo del lavoro, e cioè come forma di premialità nel caso diminuisca il numero di incidenti“ commenta il Ministro del Lavoro Cesare Damiano“. (4)
Capita la logica? Se verranno sbloccati i dodici miliardi, saranno aumentate le quote di indennizzo (non la sicurezza!) e verranno distribuiti premi alle imprese „buone“!!! Se la cosa non fosse tragica, potremmo qui raccontare la barzelletta del lupo eletto ministro per la difesa dei diritti delle pecore. Anche la notizia dell‘assunzione di trecento nuovi ispettori con la nuova legge che potrebbe entrare in vigore a gennaio del 2008 va letta in questa chiave. Di trecento ispettori, 23 (ventitre) saranno ispettori tecnici e gli altri amministrativi. Nel pieno rispetto della quota inferiore al 10%. O, se volete, 1,15 (uno-virgola-quindici) nuovi ispettori per regione.
A Torino, „Un corteo silenzioso, rotto a tratti dagli applausi della gente stipata lungo il percorso e dai fischi e contestazioni proprio verso i sindacalisti che hanno parlato in piazza Castello. In molti hanno urlato “buffoni“, “vergogna“, “venduti“, “andate a lavorare parassiti“. (5)
La classe operaia va in paradiso.
(1)
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/parla-prodi/parla-prodi.html
(2)
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/carcere-colpevoli/carcere-colpevoli.html
(3)
http://www.labitalia.com/articles/News/9704.html
(4)
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria-1/fondo-inail/fondo-inail.html
(5)
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria-1/incendio-acciaieria-1/incendio-acciaieria-1.html