L‘Europa, l‘Euro e Ceausescu

La casta ha paura. Da: Il Derviscio É il 21 dicembre 1989, il muro di Berlino è caduto da poche settimane. Ceausescu sale sul terrazzo del palazzo del Comitato Centrale per pronunciare un discorso che giustifichi il massacro di dimostranti e studenti di pochi giorni prima a Timi?oara convinto che la folla oceanica sia lí a celebrare, ancora una volta, la sua personalitá di “Conduc?tor” e di “Geniul din Carpa?i” (“Genio dei Carpazi”). È un tragico errore. La folla comincia ad ondeggiare e, con un boato, chiede all’unisono la testa del dittatore. Ceausescu rimane chiuso nel palazzo fino al giorno…

Italia come la Grecia? No, é peggio.

Uno spettro si aggira per l’Europa, lo spettro della bancarotta fraudolenta. Da: Il Derviscio  Le tre campanelle Gli americani si sono affrettati ad invitare il Premier greco al quale faranno probabilmente allettanti proposte finanziarie. È normale, la prima rivale dell’Unione Europea ha un immediato interesse alla destabilizzazione monetaria della zona dell’Euro e a legare a sé una delle periferie dell’Impero in crisi. Per questo Angela Merkel, dopo molti “niet” si è affrettata a convocare Papandreu a Berlino dove tenterà di anticipare gli americani.